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Disturbo bipolare

È un disturbo importante che si caratterizza per l’alternarsi di episodi depressivi ed episodi maniacali.
Il disturbo bipolare di tipo I presenta uno o più episodi maniacali con episodi di depressione maggiore.
Il disturbo bipolare di tipo II  presenta episodi depressivi maggiori ricorrenti con episodi ipomaniacali.
Il disturbo ciclotimico è caratterizzato da un’alterazione cronica dell’umore che fluttua in numerosi episodi ipomaniacali e depressivi.
Alla base di questo disturbo spesso è possibile osservare uno scenario di perdita. L’oggetto perduto di solito ha una qualità immaginale, piuttosto che reale, con una profonda connotazione emotiva.

Si può notare una importante perdita di stima di sé, accompagnata da autoaccuse e senso di colpa come risultato di una rabbia intensa inesprimibile all’esterno e che invece è rivolta all’interno.
Il paziente è totalmente identificato con l’oggetto perduto immaginario, motivo per cui sprofonda in un vissuto di melanconia.

Da un altro versante ricorrono fantasie ed aspettative idealizzanti che hanno come unico obbiettivo il raggiungimento di una totalità di assoluta perfezione. Di conseguenza il confronto con la realtà risulta disastroso e sempre perdente. Ritroviamo il tema della perdita che muove verso vissuti depressivi.

Le difese principali ai meccanismi dolorosi di perdita e di depressione sono l’onnipotenza maniacale e la negazione. L’onnipotenza è volta al recupero illusorio di una totalità un tempo posseduta.
La negazione, mediante un atteggiamento euforico, copre e disconosce la frustrazione della realtà e il bisogno di relazione.

 

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